Guardastelle
Eco-Storie

Guardastelle alla volta di Zurigo con la favola sulla diversità “Rosso: la bottega dei bottoni”

Maria Enza Giannetto 

Acireale (CT) – Un abbraccio simbolico tra il Comune di Acireale e l’associazione Guardastelle. Simbolico ma anche reale e spontaneo, come quello avvenuto tra la vicesindaca e assessora Palmina Fraschilla e l’attore Rosario Scavo durante la presentazione del progetto che vede protagonista l’associazione Guardastelle di Paolo Filippini.
Al centro del dibattito – che si è tenuto il 18 ottobre nella sala Pinella Musmeci della villa Comunale di Acireale – l’imminente appuntamento dell’associazione, il prossimo 30 ottobre, a Zurigo: quando i giovanissimi attori Guardastelle porteranno in scena lo spettacolo “Rosso: la bottega dei bottoni”, una favola magica che racconta la bellezza della diversità, l’amore per il prossimo e i legami che si possono cucire tra gli esseri umani. Oltre trenta ragazzi normodotati e con disabilità della città di Acireale saranno accompagnati dagli educatori dell’associazione e da un folto gruppo di genitori a Uster, in Svizzera. “Partiremo il 27 e torneremo il 31. Lì è tutto organizzato – spiega il presidente dell’associazione – e i ragazzi hanno la gioia nel cuore e la valigia pronta”.
A fare gli onori di casa, portando i saluti del sindaco Stefano Alì assente per incombenze istituzionali, è stata l’assessore Fraschilla. “I Guardastelle – ha dichiarato durante i saluti – li seguo da anni e credo che Paolo e i ragazzi siano grandiosi perché quello che riescono a trasmettere dal punto di vista emotivo è qualcosa che bisogna assolutamente vivere partecipando e condividendo con loro le emozioni. Purtroppo, nella società civile spesso vengono escluse automaticamente alcune persone. Ci deve essere qualcun altro che li include. Negli spettacoli di Guardastelle l’inclusione è vera e non c’è nessuna distinzione”.
Presenti anche l’assessore comunale alla Cultura Fabio Manciagli e la dirigente dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Acireale Alfina Bertè. “La vera inclusione la fa l’arte. La fanno i progetti di teatro. Queste attività uniscono le persone le quali, stando insieme, riescono ad abbattere tutte le barriere, culturali e fisiche. Insieme riescono a creare uno spettacolo che lieta il pubblico ma che lancia anche un messaggio forte: quello dell’uguaglianza e della parità dei diritti. Noi siamo orgogliosi di poter portare questo messaggio anche a Zurigo grazie ai Guardastelle”.
A sottolineare il ruolo di ambasciatori della cultura dei Guardastelle è stato proprio Manciagli, che ha portato il gagliardetto del Comune poi affidato dalla vicesindaca ai ragazzi dell’associazione che avranno il compito di donarlo alla comunità che li ospiterà in Svizzera. Comunità guidata da Don Salvatore Lavorato, parroco della cittadina in provincia di Zurigo, anch’egli presente alla conferenza stampa. “Appena ho conosciuto Paolo – ha dichiarato – e ho capito quello che faceva ho detto: i ragazzi devono venire a Zurigo perché la Svizzera deve vedere quello di cui sono capaci”.
Durante la conferenza sono stati presentati anche i vari progetti che Guardastelle ha in cantiere con diverse scuole del territorio, in particolare con l’Istituto Giovanni XXIII. “Quando Guardastelle mi ha invitata al tavolo dei relatori della conferenza stampa mi sono detta: ‘Ma perché io? – ha dichiarato la dirigente Alfina Bertè – E mi sono resa conto che dovevo rappresentare la scuola pubblica, la scuola della Repubblica. Una scuola accogliente e inclusiva, che non lasci indietro nessuno, proprio come i Guardastelle. Molti degli attori dell’associazione frequentano il mio Istituto ed è giusto che l’azione educativa portata avanti dall’associazione continui durante le ore scolastiche. Per questo abbiamo messo in atto un vero e proprio patto educativo”.
Durante la conferenza è stata ricordata la possibilità di contribuire al viaggio dei Guardastelle attraverso l’iniziativa “Un bottone per Zurigo”. Si tratta di una raccolta fondi a cui è possibile partecipare andando sul sito www.guardastelle.org.

“Se siete interessati ad unirvi a questo percorso – ha dichiarato Filippini – contribuendo alla nostra causa ne saremo lieti. Il vostro gesto, grande o piccolo che sia, farà comunque la differenza”. E per noi siciliani? L’appuntamento è per venerdì 21 ottobre al Teatro Ambasciatori di Catania, dove i Guardastelle porteranno in scena proprio “Rosso: la bottega dei bottoni”.

fonte: Comunicato stampa Associazione Guardastelle

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